© Robert Franck ('The Americans', 1958)
© Robert Franck ('The Americans', 1958)

(dal libro 'By the Glow of the JukeBox: The Americans List' ['Dal Luccichio del Jukebox: La Lista di The Americans'] compilato da Jason Eskenazi, Red Hook Editions 2012 - pagine 60-61)

 

U.S. 285, New Mexico, 1955

".. Sono proprio nel bel mezzo del mio viaggio. Questo è ciò che mi fa subito pensare questa fotografia dal libro di Robert Frank 'The Americans'. Sono nella terra di nessuno, oltre le Città, dopo aver visto le strane faccie dei loro abitanti e i loro costumi, gesti e voci, e le loro macchine rumorose. La Strada è simbolo per eccellenza di un viaggio, della cultura americana espressa dalla generazione di Keruac e Ginsberg. Ma è anche un segno pieno di significato del passato dell'Europa, delle strade dell'Impero Romano che costruirono le prime reti per tutta Europa (e, per associazione libera, di tutto il cinema di Wim Wenders e Michelangelo Antonioni, con i loro protagonisti spesso persi o nel tentativo di perdersi per le strade del mondo). C'è un'altra immagine di una strada vuota fuori città nel libro di Robert Franck 'Black White and Things' (Landscape, Perù, 1948) e una, simile per composizione, scattata a New York (Street line, New York, 1951). Anche Dorothea Lange scattò una bellissima immagine orizzontale di una strada americana (The Road West, 1938), per il programma della Farm Secutiry Administration. In The Americans, le immagini di paesaggi naturali o urbani, o con nessuna persona al suo interno sono rari. Così, quando sfoglio il libro e tutti i suoi eroi e antieroi, con i loro occhi e volti sorridenti, tristi, solitari, felici, violenti, innocenti e 'malati' (come si disse della prima pubblicazione del libro), quando attraverso tutto questo e arrivo a U.S. 285, New Mexico, 1955, quasi rimango senza fiato, come nel momento che raggiungi la Monument Valley dopo un lungo viaggio, o il Vaticano, dai piccoli vicoli intorno la sua piazza a Roma.. Proprio come alla fine di una traversata, forse esausto, ma con quel senso di pace dopo aver fatto così tanto per arrivare fin lì, e puoi finalmente fermarti e contemplare ogni cosa. Forse le linea segnaletiche in mezzo la strada sono le ultime tracce di una passata civilizzazione. Posso intravedere all'orizzonte la luce pulsante dell' Ultima Città che sto cercando di raggiungere, e verso di me, un lontano emissario lentamente sta arrivando (o forse è qualcosa abbandonato sulla strada molto tempo fa..). O forse, sono solo all'inizio. Vedo quelllo che mi sto lasciando alle spalle, la macchina senza carburante che abbandono per continuare a piedi. Oppure è quello che semplicemente ho davanti a me. La Strada, con la maestà del suo vuoto, che mi promette ogni cosa e niente, a me viaggiatore.." © Emiliano Cavicchi

 

The Road West, 1938 © Dorothea Lange
The Road West, 1938 © Dorothea Lange
Street-line, 1951 © Robert Frank
Street-line, 1951 © Robert Frank